LAVORO FESTIVO OBBLIGATORIO COME FUNZIONA
Il seguente articolo vuole essere una piccola guida per poter comprendere quando ci si può legittimamente rifiutare allo svolgimento dell’attività lavorativa durante i giorni di festa, nonostante la richiesta del proprio datore di lavoro, senza incorrere in sanzioni disciplinari al fine di conoscere maggiormente il lavoro festivo obbligatorio come funziona.
GIORNI FESTIVI
E’ ormai sempre più abituale che durante le giornate di festività nazionale e religiosa venga richiesto ai lavoratori, da parte dei datori di lavoro operanti specialmente in settori strategici per i consumi, quali ad esempio terziario e turismo, di prestare l’attività senza interessarsi dell’eventuale legittimità della pretesa stessa. Pertanto il lavoro festivo obbligatorio come funziona?
E’ opportuno chiarire fin da subito che ai sensi della L. n. 260 del 27 maggio 1949 sono considerati giorni festivi, in ambito lavorativo i seguenti giorni:
1 gennaio
6 gennaio
25 aprile
1 maggio
15 agosto
1 novembre
8 dicembre
25 dicembre
26 dicembre
DIRITTO SOGGETTIVO E ACCORDI INDIVIDUALI
Ciò detto, è importante notare che già al secondo comma dell’art. 2 della legge citata viene sancito espressamente il divieto di compiere determinati atti giuridici e che viene attribuito al lavoratore il diritto soggettivo di assentarsi durante tali giornate.
A ben vedere, però, tale diritto soggettivo di astensione dal lavoro durante i giorni festivi può essere derogato, naturalmente, da accordi consensuali tra le parti, volti a disciplinare diversamente il contenuto della prestazione. E’ il caso ad esempio, seppur raro, di quando il datore di lavoro chieda espressamente il consenso del lavoratore per lo svolgimento dell’attività lavorativa durante le feste. Nessun problema potrebbe essere sollevato, in quanto il consenso di entrambe le parti deroga alla normativa di legge senza nessuna arbitraria pretestuosità.
Ma cosa succede se il lavoratore si rifiuta a dare il consenso per svolgere la propria attività durante un giorno di festa richiesto? Il datore di lavoro può obbligarlo unilateralmente a lavorare? In questo caso il lavoro festivo obbligatorio come funziona?
Per una risposta ragionevole a tale ostica situazione, è bene ricordare la premessa che tali festività rappresentano un diritto soggettivo all’astensione lavorativa, derogabile da accordi individuali. E’ infatti verosimile che tali accordi possano derivare anche dal proprio contratto di lavoro e, nello specifico, dal normale orario di lavoro. In caso, infatti, di festività cadenti durante la settimana, essendo il giorno di festa coincidente con una giornata in cui il lavoratore si è obbligato a prestare l’attività, la richiesta di svolgimento dell’attività rifletterebbe il proprio normale orario di lavoro e potrebbe ritenersi legittima.
La questione tuttavia, è molto controversa, in quanto diverse pronunce della Cassazione hanno dato ragione ai lavoratori che opponevano un categorico rifiuto al lavoro festivo infrasettimanale, richiesto dal datore di lavoro, anche se il CCNL applicato ne prevedeva l’obbligatorietà o in presenza di accordi collettivi cui i lavoratori non avevano conferito espressamente mandato.
Illustrata la presente fattispecie, in merito al lavoro festivo obbligatorio come funziona in base alla cadenza settimanale del giorno festivo, analizziamo ora la seguente situazione che potrebbe verificarsi.
GIORNO FESTIVO NEL GIORNO DI RIPOSO
Nel caso, invece, in cui il giorno di festa cada nel giorno di riposo, non avendo il lavoratore dato il consenso nel contratto di lavoro a svolgere l’attività in tale giorno, può il prestatore rifiutarsi? In questo caso, invece, il lavoro festivo obbligatorio come funziona?
In questo caso il lavoratore può legittimamente rifiutarsi a prestare l’attività, senza incorrere in sanzioni disciplinari, in quanto il suo consenso allo svolgimento della prestazione nel giorno festivo non è rinvenibile direttamente o indirettamente in nessun accordo. Ciò anche se nel CCNL applicato al rapporto di lavoro sia prevista l’obbligatorietà del lavoro festivo. Pertanto, il lavoratore riceverà in busta paga il trattamento previsto per la festività non goduta coincidenti con il giorno di riposo.
DOMENICHE LAVORABILI
Caso diverso è invece, il lavoro prestato durante la giornata di domenica. Infatti in tale fattispecie, potendo le parti liberamente individuare il giorno di riposo in un giorno diverso dalla domenica, è necessario verificare espressamente il CCNL applicato per quanto riguarda le maggiorazioni da applicare e l’eventuale numero massimo di domeniche lavorabili (es. CCNL Terziario Confcommercio).
Prima di concludere con una breve sintesi, sul lavoro festivo obbligatorio come funziona, è opportuno ricordare che sono assolutamente nulle quelle clausole presenti nel contratto di lavoro in cui si presta anticipatamente il consenso allo svolgimento delle prestazioni festive, atteso che tali rinunce forzate al godimento dei giorni di festa siano pretestuose e quindi prive di efficacia.
SINTESI FINALE
Lavoro festivo obbligatorio come funziona?
– Lavoro festivo richiesto durante il proprio normale orario di lavoro: è ragionevole prestarlo, ma la Cassazione prevede un diritto di astensione lavorativa
– Lavoro festivo richiesto durante il giorno di riposo: legittimo astenersi
– Lavoro domenicale non festivo richiesto: verificare il CCNL. Se la domenica è il giorno di riposo, la prestazione richiesta sarebbe configurabile come lavoro straordinario, considerato obbligatorio solo se previsto dal CCNL applicato (Es. Terziario Confcommercio).
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